Unzione degli Infermi
L'INIZIATIVA DI CRISTO
per il tempo della malattia e della sofferenza
per il tempo della malattia e della sofferenza
IL SACRAMENTO
DELL’ UNZIONE DEGLI INFERMI
1 - Qual’è l’iniziativa di CRISTO davanti alla sofferenza?
Mentre nella mentalità comune si tende a emarginare la sofferenza, il cristiano prende coscienza che la sofferenza, la malattia è parte integrante dell’esperienza umana.
Il Figlio di Dio viene nel mondo, morendo e risorgendo da morte si impadronisce del nostro destino perché tutta l’esperienza umana cominci a diventare una nuova creazione, attraverso la sua presenza sacramentale.
Il Signore Gesù ci ha dato i sette Sacramenti come segni della sua presenza e mezzi di santificazione nei momenti più importanti della vita. Prova a ripensarli:
Mentre nella mentalità comune si tende a emarginare la sofferenza, il cristiano prende coscienza che la sofferenza, la malattia è parte integrante dell’esperienza umana.
Il Figlio di Dio viene nel mondo, morendo e risorgendo da morte si impadronisce del nostro destino perché tutta l’esperienza umana cominci a diventare una nuova creazione, attraverso la sua presenza sacramentale.
Il Signore Gesù ci ha dato i sette Sacramenti come segni della sua presenza e mezzi di santificazione nei momenti più importanti della vita. Prova a ripensarli:
1 - IL BATTESIMO è la porta per entrare nella vita cristiana.
2 - LA CRESIMA per confermarci o fortificarci nel dono dello Spirito.
3 - L’EUCARISTIA per nutrire la vita cristiana e la nostra unione con Dio.
4 - LA RICONCILIAZIONE per il perdono e per fortificarci nella lotta conto il male.
5 - L’UNZIONE DEGLI AMMALATI per santificarci nel tempo della malattia.
6 - L’ORDINE SACRO per consacrare i diaconi, i presbiteri e i vescovi.
7 - IL MATRIMONIO per consacrare la vita d’amore in famiglia.
2 - LA CRESIMA per confermarci o fortificarci nel dono dello Spirito.
3 - L’EUCARISTIA per nutrire la vita cristiana e la nostra unione con Dio.
4 - LA RICONCILIAZIONE per il perdono e per fortificarci nella lotta conto il male.
5 - L’UNZIONE DEGLI AMMALATI per santificarci nel tempo della malattia.
6 - L’ORDINE SACRO per consacrare i diaconi, i presbiteri e i vescovi.
7 - IL MATRIMONIO per consacrare la vita d’amore in famiglia.
Cristo ci presenta ogni esperienza umana, anche la malattia, come luogo di salvezza.
Ogni sofferenza, così come la morte, bisogna combatterla; ma non potendo eliminarla, e questo è realismo cristiano, dobbiamo viverla con dignità umana e fare anche della debolezza, del disagio, dell’insufficienza, occasione da valorizzare, e realtà nella quale santificarci.
Il Sacramento dell'Unzione degli Infermi è la forma propria e più tipica dell'attenzione di Cristo verso questa difficile e fondamentale esperienza umana che è la malattia.
2 - COME SI CELEBRA il Sacramento degli Infermi?
Dopo la lettura della Parola di Dio, i Sacerdoti impongono le mani sugli ammalati invocando lo Spirito Santo.
Poi i sacerdoti con l'Olio Santo ungono le mani e la fronte dell'ammalato in forma di croce, dicendo:
Poi i sacerdoti con l'Olio Santo ungono le mani e la fronte dell'ammalato in forma di croce, dicendo:
"Per questa Santa Unzione e la sua piissima misericordiati aiuti il Signore con la Grazia dello Spirito Santo. AMEN.E liberandoti dai peccati, ti salvi e nella sua bontà ti sollevi. AMEN".
3 - CHI PUO' RICEVERE il Sacramento degli Infermi?
Dice S.Giacomo: “L'Unzione si deve dare agli infermi, perchè ne abbiano sollievo e salvezza".
Per questo motivo, il Sacramento lo può richiedere chiunque riconosce che il suo stato di salute è seriamente compromesso per malattia, o prima di una operazione chirurgica impegnativa, o i vecchi per l'indebolimento accentuato dello loro forze, anche se non affetti da grave malattia. Il sacramento può essere richiesto dai genitori anche per i bambini ammalati che abbiano raggiunto un sufficiente uso di ragione. (Ordo Unctionis nn. 8-12).
4 - COME CI SI PREPARA?
E' un dono di Dio per il tempo della malattia, e ci si prepara con fede, come a un incontro di grazia con il Signore. Se ci sono peccati gravi, è necessario prima chiedere la confessione.
E' un dono di Dio per il tempo della malattia, e ci si prepara con fede, come a un incontro di grazia con il Signore. Se ci sono peccati gravi, è necessario prima chiedere la confessione.
5 - A CHE COSA SERVE?
L'Unzione degli ammalati è un Sacramento e perciò rende presente il Signore nel nostro spirito; produce benessere spirituale e di conseguenza anche fisico; ci unisce alla passione e morte del Signore e perciò alla sua risurrezione.
L'Unzione degli ammalati è un Sacramento e perciò rende presente il Signore nel nostro spirito; produce benessere spirituale e di conseguenza anche fisico; ci unisce alla passione e morte del Signore e perciò alla sua risurrezione.
6 - QUANDO SI CHIEDE?
Non si rinvia questo Sacramento alla fine della vita; ma lo si richiede ogni volta e in qualsiasi momento ne abbiamo bisogno, e anche più volte nella vita. Il sacerdote può celebrare il Sacramento dell'Unzione sia nella casa dell'ammalato, sia in ospedale, sia in chiesa con la comunità riunita per celebrare questo Sacramento.
Non si rinvia questo Sacramento alla fine della vita; ma lo si richiede ogni volta e in qualsiasi momento ne abbiamo bisogno, e anche più volte nella vita. Il sacerdote può celebrare il Sacramento dell'Unzione sia nella casa dell'ammalato, sia in ospedale, sia in chiesa con la comunità riunita per celebrare questo Sacramento.
7 -PER IL TEMPO DELLA MALATTIA RICORDA
C’è il Sacramento della Riconciliazione, che aiuta l’ammalato a togliere l’inimicizia, a ridarsi fiducia con Dio, e a riconciliarsi con sé stesso.
C’è il Sacramento della Riconciliazione, che aiuta l’ammalato a togliere l’inimicizia, a ridarsi fiducia con Dio, e a riconciliarsi con sé stesso.
C’è il Sacramento dell’Unzione degli Infermi, per ricordarci che anche la condizione di ammalato non è inutile per la maturità umana, ed è pure tempo da vivere nella santità.
C’è il Sacramento dell’Eucaristia, che nutre, rafforza, ci mette in piena comunione con Dio, ed è anche il pane del Viatico, cioé il pane della via, per il lungo viaggio della morte, ora del passaggio verso la pienezza e la totalità della redenzione, verso l’ora di Dio.
Se ti sei abituato a chiedere questi sacramenti più volte nella vita, ti sarà più facile chiederli avvicinandoti all’ora della morte.
MINISTRI STRAORDINARI PER PORTARE L'EUCARISTICA AI MALATI
Questo ministero è nato ufficialmente nella nostra parrocchia il 2 NOVEMBRE 2002. Per la nomina dei ministri ci sono norme precise da parte della Curia Diocesana. Il parroco fa la proposta, corredata dall'accettazione firmata del candidato e la presenta al competente Ufficio della Curia, dal quale poi riceve il nulla osta per il mandato. Il mandato scade ogni 5 anni.
Formazione:
I ministri partecipano a 7 incontri formativi a livello diocesano, più alcuni a livello parrocchiale.
Dopo un primo nucleo di 7 ministri nel 2002, nel 2003 ne sono stati nominati altri 3. Così ora siamo in dieci.
P. Tullio ha "consegnato" a ciascuno di noi alcuni malati (in parrocchia ce ne sono una novantina), così che ognuno di loro abbia un ministro che li conosce e li segue in particolare. Alcuni ammalati vengono raggiunti ogni settimana, altri meno frequentemente, a seconda delle loro esigenze e richieste spirituali.
I ministri non sostituiscono certo la presenza del sacerdote accanto ai malati, ma la completano, portando loro la vicinanza, l'affetto, la cura dell'intera comunità parrocchiale.
Questa esperienza è di grande significato:
- per i malati
che si sentono oggetto di attenzione da parte della comunità e ricambiano con il loro affetto e la loro preghiera. Ad esempio, dopo la proposta fatta da p. Tullio ad anziani e ammalati, molti pregano tutti i giorni, con grande impegno, per l'unità e la comunione dentro la nostra comunità. A volte si ritrovano anche con i vicini di casa per questa preghiera specifica.
- per noi personalmente
perché ci invita a riscoprire l'Eucaristia come centro della nostra fede, della nostra spiritualità, della nostra azione caritativa. Con i malati poi si crea anche un bel legame umano; e davvero possiamo dire di essere arricchiti dalla loro saggezza e pazienza.
- per la nostra comunità
cristiana, che anche attraverso questo servizio vive e realizza i due aspetti irrinunciabili ai quali è chiamata: la testimonianza e la missionarietà.